lunedì 21 novembre 2011

Mi piacciono Harry e Sally, ma vuoi mettere Romeo e Giulietta?










 Devo ammetterlo, sono una fan dei classici film d'amore americani, meglio ancora se sono strappalacrime e non finiscono bene, stile "I ponti di Madison County".
 La tipica storia "lei ama lui, lui in realtà la ama, ma per qualche oscuro motivo non possono assolutamente stare insieme", anche se riproposta in mille salse diverse, riesce sempre a convincermi dell'ineluttabilità e tragicità del destino dei due amanti,e a farmi piangere copiosamente. Certo, a mente fredda si possono trovare molti "difetti", diciamo così, alla base delle tragedie amorose: Rose non poteva spostarsi un po', e far salire anche Jack su quel maledetto pezzo di legno? Francesca non poteva serenamente mollare marito, figli e casa sperduta, e scappare con Robert?
 Ma il problema è che lì, mentre guardo il film, la storia è così coinvolgente che quelle domande non mi passano nemmeno per la testa; anzi, guardo inorridita il mio ragazzo o mia sorella, costretti a sorbirsi il doppio spettacolo del film drammaticissimo e della mia faccia grondante di lacrime, e domando: "Ma perché non piangi? Loro si amano così tanto, e non possono stare insieme! Non ti fa piangere?". Ci manca solo il Conte Ugolino: " E se non piangi, / di che pianger suoli?". Non mi capacito del fatto che non si disperino quanto me per il fatto che Jennifer di "Love Story" spera di essere incinta e invece scopre di avere la leucemia, o che non appena Christian e Satin di "Moulin Rouge" riescono a stare insieme, lei muore.
 O forse non sono loro che hanno il cuore di pietra, sono io che ho la lacrima fin troppo facile. E a quanto pare, mi piace.

martedì 15 novembre 2011

La colazione è importante...quando c'è.

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In casa mia il rito della colazione è alquanto importante, specialmente nel weekend
 Sia io che le mie sorelle siamo relativamente intrattabili, se prese appena sveglie, prima del "sacro" caffè mattutino, per cui è comprensibile come il malumore serpeggi, certe domeniche, quando non solo il caffè è finito (fatto che già di per sé a casa mia può giustificare molte azioni malvagie), ma oltretutto non si trovano nemmeno il latte, i cereali, i biscotti o qualunque altra cosa sia mangiabile appena svegli. Il fatto è che talvolta a casa mia veniamo presi dal male di vivere, all'idea di dover andare a far la spesa, per cui ci autoconvinciamo di poter aspettare, quando in realtà il frigo grida vendetta, e la dispensa piange. 
 Oltre a questo, si aggiunge il fatto che mia mamma è abituata ad avere la colazione a letto, almeno nel fine settimana. Il problema è che in genere nessuna di noi ha la minima voglia di farlo, o comunque, essendoci appena alzate, la semplice richiesta della colazione da parte sua ha un elevatissimo potere irritante, per cui alla domenica ci ritroviamo ad uscire dalle camere con improbabili mosse da ninja, per evitare di far scricchiolare minimamente il parquet o di sbattere contro qualcosa (tuttavia credo che di notte i mobili di casa mia si spostino, al mattino urto sempre cose che prima non erano lì)...ma non c'è nulla da fare, mia mamma ci sente benissimo, e non appena pensi di essere in salvo, ecco la sua voce da dietro la porta: "Chi è sveglia mi porta la colazione?". 
 E devi anche spiegarle che non c'è niente, per prepararle la colazione!

martedì 14 giugno 2011





Di recente ho fatto la promoter in un centro commerciale; cercavo di vendere i cereali. 
Stando ferma nello stesso posto per 8 ore al giorno, ho notato un sacco di cose interessanti. Un sessantenne, ad esempio, dopo avermi spiegato di non poter assaggiare i cereali a causa del diabete, mi ha anche confessato che, sempre per colpa del diabete, non può più fare l'amore. Grazie dell'avviso. 
Ho scoperto che gli uomini sono più golosi delle donne, ma in compenso i mariti non si azzardano a comprare nulla senza il consenso delle mogli. Dopo avermi guardato incuriositi dalla corsia di fronte per qualche minuto, si avvicinavano timidamente e alla mia domanda: "Le andrebbe per caso di assaggiare dei cereali,signore?", condita da un sorriso a trentadue denti  (non che fossi particolarmente felice di smerciare cereali alle 8 di mattina, ma mi avevano detto di sorridere, sempre e comunque) e da uno sguardo, come a dire: "Lo so che li vuoi provare, dai", prendevano prima un paio di fiocchi, per poi impadronirsi dell'intero bicchierino; quelli a cui i cereali piacevano si informavano dettagliatamente sulla promozione, ma in genere concludevano con un: "Ora sento mia moglie, la porto qui e li prendiamo!". Dopo qualche minuto li rivedevo al seguito della consorte, avviliti dal rifiuto, che guardavano con nostalgia i cereali, ormai perduti per sempre.
Alcune persone pensavano forse di apparire scortesi, se  mi avessero detto semplicemente: "No, grazie", e si sentivano dunque in dovere di spiegarmi nei particolari le motivazioni del loro rifiuto; ho appreso così che molti sono affezionati alla classica colazione con cappuccio e brioche, o con latte e biscotti, e che concepiscono il cambiamento come una sorta di tradimento mortale. Altri, incredibilmente, non avevano mai mangiato dei cereali, e probabilmente li ritenevano troppo "esotici" per loro. Molti scappavano dopo aver agguantato un bicchierino, e diverse donne mi hanno guardato come se stessi cercando di vendere della droga, o di convincere i loro mariti a tradirle con me.
E direi che a me i cereali non piacciono nemmeno così tanto.





mercoledì 8 giugno 2011

Il mio caffè è troppo caldo



Davanti a una tazza di caffè mi ritrovo sempre a pensare alle cose più svariate. 
Il fatto è che il caffè non riesco a berlo caldo, fissazione che mi procura insulti da parte di mia madre (grande cultrice del caffè bollente), e talvolta del mio ragazzo (che cita sempre la frase di non ricordo più chi: "Il caffè va bevuto bestemmiando"). Io tuttavia resisto nella mia ostinazione, e, aspettando che raggiunga una temperatura normale (o che diventi schifosamente tiepido, come mi dicono) mi perdo pensando alla trama di un romanzo che vorrei scrivere (rendendomi di solito conto che in realtà sto mischiando storie già lette, e anche di una banalità sconcertante), o mi chiedo quando ricominceranno le puntate di Grey's Anatomy o di Gossip Girl (ebbene sì, le serie tv sono un po' una droga, per me), oppure mi ricordo che dovrei decidermi a cercare un lavoretto per l'estate. Di solito poi mi alzo e vago per la cucina e la sala, cercando qualcosa da guardare in tv e spegnendola ogni volta insoddisfatta, o ricarico all'infinito la pagina di facebook sperando di vedere qualche notizia interessante.
Nel frattempo il caffè è diventato quasi freddo, e di conseguenza imbevibile...credo che me ne farò un altro.