martedì 14 giugno 2011





Di recente ho fatto la promoter in un centro commerciale; cercavo di vendere i cereali. 
Stando ferma nello stesso posto per 8 ore al giorno, ho notato un sacco di cose interessanti. Un sessantenne, ad esempio, dopo avermi spiegato di non poter assaggiare i cereali a causa del diabete, mi ha anche confessato che, sempre per colpa del diabete, non può più fare l'amore. Grazie dell'avviso. 
Ho scoperto che gli uomini sono più golosi delle donne, ma in compenso i mariti non si azzardano a comprare nulla senza il consenso delle mogli. Dopo avermi guardato incuriositi dalla corsia di fronte per qualche minuto, si avvicinavano timidamente e alla mia domanda: "Le andrebbe per caso di assaggiare dei cereali,signore?", condita da un sorriso a trentadue denti  (non che fossi particolarmente felice di smerciare cereali alle 8 di mattina, ma mi avevano detto di sorridere, sempre e comunque) e da uno sguardo, come a dire: "Lo so che li vuoi provare, dai", prendevano prima un paio di fiocchi, per poi impadronirsi dell'intero bicchierino; quelli a cui i cereali piacevano si informavano dettagliatamente sulla promozione, ma in genere concludevano con un: "Ora sento mia moglie, la porto qui e li prendiamo!". Dopo qualche minuto li rivedevo al seguito della consorte, avviliti dal rifiuto, che guardavano con nostalgia i cereali, ormai perduti per sempre.
Alcune persone pensavano forse di apparire scortesi, se  mi avessero detto semplicemente: "No, grazie", e si sentivano dunque in dovere di spiegarmi nei particolari le motivazioni del loro rifiuto; ho appreso così che molti sono affezionati alla classica colazione con cappuccio e brioche, o con latte e biscotti, e che concepiscono il cambiamento come una sorta di tradimento mortale. Altri, incredibilmente, non avevano mai mangiato dei cereali, e probabilmente li ritenevano troppo "esotici" per loro. Molti scappavano dopo aver agguantato un bicchierino, e diverse donne mi hanno guardato come se stessi cercando di vendere della droga, o di convincere i loro mariti a tradirle con me.
E direi che a me i cereali non piacciono nemmeno così tanto.





mercoledì 8 giugno 2011

Il mio caffè è troppo caldo



Davanti a una tazza di caffè mi ritrovo sempre a pensare alle cose più svariate. 
Il fatto è che il caffè non riesco a berlo caldo, fissazione che mi procura insulti da parte di mia madre (grande cultrice del caffè bollente), e talvolta del mio ragazzo (che cita sempre la frase di non ricordo più chi: "Il caffè va bevuto bestemmiando"). Io tuttavia resisto nella mia ostinazione, e, aspettando che raggiunga una temperatura normale (o che diventi schifosamente tiepido, come mi dicono) mi perdo pensando alla trama di un romanzo che vorrei scrivere (rendendomi di solito conto che in realtà sto mischiando storie già lette, e anche di una banalità sconcertante), o mi chiedo quando ricominceranno le puntate di Grey's Anatomy o di Gossip Girl (ebbene sì, le serie tv sono un po' una droga, per me), oppure mi ricordo che dovrei decidermi a cercare un lavoretto per l'estate. Di solito poi mi alzo e vago per la cucina e la sala, cercando qualcosa da guardare in tv e spegnendola ogni volta insoddisfatta, o ricarico all'infinito la pagina di facebook sperando di vedere qualche notizia interessante.
Nel frattempo il caffè è diventato quasi freddo, e di conseguenza imbevibile...credo che me ne farò un altro.